DAL PASSATO
Giornata della Memoria: le canzoni per non dimenticare gli orrori dell'Olocausto
Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita per commemorare le vittime dell'Olocausto.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Ecco alcune delle canzoni ispirate alla tragedia e agli orrori dell'Olocausto, scritte dai più importanti cantautori per non dimenticare tutte le persone che morirono in quei drammatici anni.
Giornata della Memoria: le canzoni per non dimenticare l'Olocausto
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita per commemorare le vittime dell'Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio, perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Ecco alcune delle canzoni che parlano della tragedia e degli orrori dell'Olocausto, scritte dai più importanti cantautori per non dimenticare tutte le persone che morirono in quei drammatici anni.
Story of Isaac - Leonard Cohen
In Story of Isaac, Leonard Cohen confronta lo sterminio degli ebrei con il biblico sacrifico di Isacco, mettendo in evidenza una grande differenza tra Abramo e i nazisti. Mentre Abramo agiva guidato da una visione divina, i nazisti invece seguivano solo una schema, o meglio una folle ideologia.
With God on Our Side - Bob Dylan
Questa è uno degli inni più famosi contro ogni forma di guerra: sono infatti citati vari conflitti e alcune stragi, tra cui proprio l'Olocausto. Nel testo del brano, Dylan ironizza sulla capacità dell'essere umano di dimenticare tutto troppo velocemente, sottolineando invece quanto, al contrario, sia importante ricordare: è proprio questo il senso della Giornata della Memoria.
Good Evening Mr. Waldheim - Lou Reed
Lou Reed è nato in una famiglia di origine ebraica e il suo rapporto con le proprie radici è stato sempre molto particolare. In questa canzone, il fondatore dei Velvet Underground è artefice di una dura critica nei confronti di Kurt Waldheim nominato segretario dell’ONU, nonostante i sospetti trascorsi nazisti. In generale, il brano rappresenta una condanna ad ogni forma di antisemitismo.
Waiting for the Worms - Pink Floyd
In questa canzone, inserita nel celebre album The Wall, il protagonista Pink, in preda ad un'allucinazione, parla con il megafono alla folla facendo riferimenti espliciti al pensiero nazista, come per esempio indossare la camicia nera, aprire le docce e accendere i forni. Alla fine della canzone si sente in sottofondo il ritornello di Another Brick in The Wall part 2.
Dance Me to The End of Love - Leonard Cohen
Scritta nel 1984 da Leonard Cohen, Dance Me to The End of Love è ispirata alla triste storia del quartetto d’archi obbligato ad esibirsi presso i forni crematori mentre venivano perpetrati gli orrori dell'Olocausto. Nonostante tutto, i componenti del quartetto riescono a difendere l'amore per la musica fino all'ultimo.
No Lost Love - Joy Division
No Lost Love prende spunto dal romanzo House of Dolls di Yehiel De-Nur, in cui lo scrittore racconta la sua drammatica esperienza ad Auschwitz. Tra l'altro, quando fu composto questo brano la band si chiamava ancora Warsaw: infatti, anche il nome Joy Division deriva dal libro di Yehiel De-Nur. Il termine Joy Division designava infatti le sezioni dei lager nazisti in cui i soldati si intrattenevano con le donne prigioniere.
This Train Revised - The Indigo Girls
This Train Revised è stata scritta per ricordare gli ebrei sterminati nei lager, ma anche tutte le altre vittime dell'Olocausto, presenti su treni che portavano ai campi di concentramento: nel testo, infatti, sono citati gli omosessuali e le popolazioni nomadi.
Classifiche
23/04/2024
Nel 2008, "Rolling Stone" ha compilato la lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi.
A redigere questa classifica, ormai 15 anni fa, sono state 180 persone: tra queste, diversi musicisti (per esempio Bruce Springsteen, Rod Stewart, Justin Timberlake, George Michael, Keith Richards), giornalisti ed esperti di musica.
Il primo gennaio 2023, tuttavia, "Rolling Stone" ha pubblicato un aggiornamento della classifica che ha rivoluzionato la lista, specialmente per quanto riguarda la Top Ten. Come ci ha tenuto a sottolineare la nota rivista statunitense, questa classifica non prende in considerazione esclusivamente le capacità tecniche e vocali (non è una lista delle migliori voci di tutti i tempi), ma anche l'originalità del timbro vocale, il catalogo discografico, la capacità di scrittura e l'eredità musicale dei cantanti in questione. Ecco le prime 20 posizioni.
Curiosità
21/04/2024
Il mondo della musica è ricco di leggende, presunti segreti, aneddoti e storie poche conosciute: alcuni racconti sono veri, altri totalmente inventati, frutto della fantasia o di qualche ipotesi mai verificata.
Si tratta di leggende metropolitane, per le quali non c'è alcuna fonte certa. Tra le leggende più interessanti, spicca quella relativa ai musicisti e cantanti che, in passato, potrebbero essere morti per poi essere stati sostituiti da un sosia.
I sostenitori di questa teoria citano anche alcune prove derivanti, secondo loro, da differenze estetiche o da tracce subliminali lasciate negli album e nei brani: ecco cinque dei casi più celebri di cantanti presumibilmente morti e sostituiti.