CURIOSITÁ
I musicisti che non hanno più voluto eseguire dal vivo alcune loro canzoni
Per varie ragioni, alcune band, così come alcuni cantanti, si impongono di non suonare più alcune canzoni dal vivo, incluse alcune delle loro hit più importanti.
Tra queste band ci sono i Beatles, che ad esempio non hanno mai suonato dal vivo almeno dieci canzoni di tutto il loro repertorio.
I Beatles, ovviamente, non sono gli unici musicisti che hanno avuto questa particolarità. La stesso discorso vale per altri grandi artisti come David Gilmour, gli AC/DC , ma anche i R.E.M. Ecco alcune delle canzoni che i musicisti non hanno mai eseguito (o mai più eseguito) dal vivo.
I brani che band e cantanti non hanno più eseguito ai loro concerti
Per varie ragioni alcune band, così come alcuni cantanti, decidono di non suonare più alcune loro canzoni dal vivo, incluse a volte le hit più importanti. Tra questi artisti ci sono i Beatles, David Gilmour, gli AC/DC, ma anche i R.E.M. Ecco alcune delle canzoni che i musicisti non hanno mai eseguito (o mai più eseguito) dal vivo.
Elton John - Candle in the Wind 1997
"Candle in the Wind 1997" è un riadattamento della canzone composta da Sir Elton stesso nel 1973 in onore di Marilyn Monroe. John eseguì dal vivo la versione del 1997 in un'unica occasione, ovvero il 6 settembre 1997, al funerale della Principessa Diana, sua carissima amica. Il musicista ha mantenuto la promessa effettuata prima del funerale di Lady D: solamente con il consenso di William e Henry, figli di Diana, egli avrebbe intonato un'altra volta la versione del 1997 in pubblico.
Green Day - Panic Song
I Green Day hanno eseguito dal vivo "Panic Song" soltanto una volta, in Francia nel 2012. Si tratta di una canzone che affronta la tematica del disagio psicologico e degli attacchi di panico, come si deduce dal titolo della canzone. Secondo Billy Joe Armstrong, la decisione di non proporre più "Panic Song" durante i concerti dipende dal fatto che tale brano è troppo complesso da eseguire dal vivo.
Paramore - Misery Business
"Misery Business" è uno dei brani più apprezzati dei Paramore e sicuramente uno di quelli ad aver donato più successo e fama alla band. Tuttavia, dal 2018 la canzone non è stata più proposta dal vivo: la frontwoman Hayley Williams ha spiegato in molte occasioni di non aver più intenzione di cantare questo brano poiché appartiene al passato, mentre il suo gruppo ha avuto una netta crescita artistica.
R.E.M. - Shiny Happy People
I R.E.M. hanno preferito non proporre più questa canzone davanti al pubblico perché il messaggio politico che contiene sarebbe stato frainteso in diverse occasioni. Tra l'altro, "Shiny Happy People" non è stata inserita nemmeno nel greatest hits del gruppo "In Time" del 2003.
David Gilmour - Echoes
David Gilmour non ama più eseguire dal vivo uno dei brani più intensi (e lunghi) dei Pink Floyd, ovvero "Echoes", poiché gli ricorda troppo Richard Wright, il tastierista dei Pink Floyd deceduto nel 2008. Nel 2006 infatti, i due musicisti riproposero dal vivo questo brano a Danzica, in Polonia, durante il tour di Gilmour.
AC/DC - It's a long way to the top (if you wanna rock'n'roll)
Gli AC/DC avrebbero deciso di non suonare più "It's a long way to the top (if you wanna rock'n'roll)" perché la canzone sarebbe legata al periodo di massimo successo del gruppo in cui c'era anche il compianto Bon Scott, morto nel 1980. Inoltre, il cantante attuale, Brian Johnson, riteneva questo brano adatto solo al compianto Scott. Questa canzone sarebbe molto difficile da eseguire dal vivo: in totale gli AC/DC l'hanno proposta live solamente 30 volte circa.
Arctic Monkeys - The Bad Thing
Gli Arctic Monkeys hanno deciso di non eseguire dal vivo "The Bad Thing" poiché, come altri brani appartenenti ai primi album della band, sarebbe di difficile esecuzione dal punto di vista sia emotivo che tecnico.
Metallica - Sweet Amber
Molti fan reputano "Sweet Amber" la miglior traccia del sesto disco dei Metallica, "St. Anger". Nonostante ciò, la band ha cantato questo brano dal vivo solo in un'occasione. "Sweet Amber" parla di una ragazza dipendente dall’alcol, anche se alcuni ascoltatori pensavano che descrivesse la dipendenza di James Hetfield: a causa di questo equivoco, i Metallica hanno preferito non suonare più questa canzone.
RHCP - Love Rollercoaster
Questo brano è una cover dell'omonimo singolo del gruppo Ohio Players e fu inserito nella colonna sonora del film d'animazione "Beavis and Butt-Head do America". I Chili Peppers si sono sempre rifiutati di cantare dal vivo "Love Rollercoaster2: secondo il batterista Chad Smith, la band si sente emotivamente scollegata da questo brano.
The Beatles
Chiudiamo con i The Beatles, che durante la loro breve, ma intensa carriera insieme, non hanno mai proposto dal vivo almeno dieci canzoni del loro repertorio. Tra queste ci sono "Every little thing", "Revolution", "Honey Pie" oppure "Oh! Darling".
Classifiche
23/04/2024
Nel 2008, "Rolling Stone" ha compilato la lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi.
A redigere questa classifica, ormai 15 anni fa, sono state 180 persone: tra queste, diversi musicisti (per esempio Bruce Springsteen, Rod Stewart, Justin Timberlake, George Michael, Keith Richards), giornalisti ed esperti di musica.
Il primo gennaio 2023, tuttavia, "Rolling Stone" ha pubblicato un aggiornamento della classifica che ha rivoluzionato la lista, specialmente per quanto riguarda la Top Ten. Come ci ha tenuto a sottolineare la nota rivista statunitense, questa classifica non prende in considerazione esclusivamente le capacità tecniche e vocali (non è una lista delle migliori voci di tutti i tempi), ma anche l'originalità del timbro vocale, il catalogo discografico, la capacità di scrittura e l'eredità musicale dei cantanti in questione. Ecco le prime 20 posizioni.
Curiosità
21/04/2024
Il mondo della musica è ricco di leggende, presunti segreti, aneddoti e storie poche conosciute: alcuni racconti sono veri, altri totalmente inventati, frutto della fantasia o di qualche ipotesi mai verificata.
Si tratta di leggende metropolitane, per le quali non c'è alcuna fonte certa. Tra le leggende più interessanti, spicca quella relativa ai musicisti e cantanti che, in passato, potrebbero essere morti per poi essere stati sostituiti da un sosia.
I sostenitori di questa teoria citano anche alcune prove derivanti, secondo loro, da differenze estetiche o da tracce subliminali lasciate negli album e nei brani: ecco cinque dei casi più celebri di cantanti presumibilmente morti e sostituiti.