CURIOSITÁ

Puoi riconoscere queste canzoni dalla prima nota: alcune delle intro più famose nella storia della musica 

Bastano veramente pochissime note per riconoscere queste canzoni che hanno fatto la storia della musica internazionale. Ascoltiamo questi brani spesso ed è impossibile non ricordarli: a volte non conosciamo il titolo o l'autore del brano, ma immediatamente, sappiamo replicare il ritmo e muoverci a tempo. 

Molti tuttavia non sono a conoscenza delle storie che si nascondono dietro la scrittura dei testi di alcuni dei brani più famosi di band come i Queen, i Led Zeppelin e i Deep Purple.

Sfoglia la fotogallery per conoscere quali sono gli intro più famosi in assoluto nella storia della musica. 

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Alcune delle intro più famose nella storia della musica
Bastano veramente pochissime note per riconoscere queste canzoni che hanno fatto la storia della musica internazionale. Ascoltiamo questi brani spesso ed è impossibile non ricordarli: a volte non conosciamo il titolo o l'autore, ma immediatamente sappiamo replicare il ritmo e muoverci a tempo. Sfogliate la fotogallery per conoscere quali sono alcune delle intro più famose in assoluto nella storia della musica. 
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We Will Rock You - Queen (1977)
Scritta da Brian May, la canzone apre l'album News of the World. Le tre strofe del brano descrivono le tre età dell'uomo: il bambino speranzoso e pieno di aspettative, l'uomo adulto e coraggioso, infine l'anziano che accetta il suo posto nel mondo.  
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(I Can't Get No) Satisfaction - Rolling Stones (1965)
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards, questa canzone è immediatamente riconoscibile dal suo riff di chitarra. Il testo del brano è un inno all'insoddisfazione giovanile e si schiera apertamente contro la società del consumismo. 
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Immigrant Song - Led Zeppelin (1970)
L'attacco strumentale aggressivo, unito al grido di Robert Plant, dà a questa canzone una carica incredibile: infatti, spesso, i Led Zeppelin aprivano i loro concerti proprio con Immigrant Song. Il testo segue il filone epico-mitologico ed è scritto dal punto di vista dei vichinghi. 
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Back in Black - AC/DC (1980)
Il brano si apre con uno dei riff di chitarra più celebri della storia del rock, costituito da tre semplici accordi ripetuti. Grazie a questa intro, Back in Black sprigiona un'energia immensa: non a caso, questa canzone è il simbolo per eccellenza dell'hard rock. 
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Smoke on the Water - Deep Purple (1973)
Il brano racconta un episodio realmente accaduto a Montreux, quando verso la fine di un concerto di Frank Zappa uno spettatore sparò un razzo che incendiò il casinò. Il titolo, infatti, si riferisce al fumo che si spandeva sopra il lago Lemano dal casinò in fiamme, mentre i membri dei Deep Purple guardavano l'incendio dal loro hotel.
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Wonderwall - Oasis (1995)
Così semplice, eppure così famosa: Wonderwall è la canzone più celebre degli Oasis e ancora oggi la più suonata nei pub di tutto il mondo. Il titolo è privo di un significato reale, ma rappresenta un omaggio a George Harrison dei Beatles, che intitolò proprio Wonderwall il suo primo album da solista. 
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Born in the U.S.A. - Bruce Springsteen (1984)
Born in the U.S.A fu inizialmente scritta nel 1981 per un film che si doveva chiamare proprio come la canzone. Springsteen nel 1982 decise però di dare a questo brano una struttura musicale differente, che ha poi reso la canzone una delle più famose nella storia della musica. 
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Should I Stay or Should I Go - The Clash (1982)
Should I Stay or Should I Go è stata l'unica canzone del gruppo The Clash a raggiungere la vetta delle classifiche, 10 anni dopo la prima pubblicazione, quando fu utilizzata per una pubblicità della Levi's. Oggi questo brano è tornato di nuovo estremamente popolare grazie al suo utilizzo nella colonna sonora della celebre serie televisiva Stranger Things. 
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Smells Like Teen Spirit – Nirvana (1991)
Kurt Cobain trasse ispirazione per il titolo di questa canzone da una notte folle trascorsa in compagnia di Kathleen Hanna, sua amica e cantante della band Bikini Kill. Con la vernice spray, Kathleen tracciò sul muro della casa di Cobain la scritta "Kurt smells like teen spirit" con l'intento di ridicolizzarlo. La frase si riferiva a un deodorante per adolescenti molto in voga all'epoca, il "Teen Spirit".
Screenshot videoclip
a-ha - Take on Me (1984)
Questa canzone divenne celebre per il suo riff di tastiera, ma anche per il suo famosissimo videoclip. Il brano raggiunse grande popolarità, arrivando in vetta nelle classifiche dei singoli più venduti in Europa, ma anche negli Stati Uniti e in Canada.
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Money - Pink Floyd (1973)
Il rumore delle monete che cadono e tintinnano e poi il celebre riff di basso: l'attacco iniziale di Money è uno dei più famosi in assoluto e dà il via ad una canzone che rappresenta una critica all'eccessivo legame con il denaro, uno dei lati oscuri dell'essere umano. 
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Baba O'Riley - The Who (1971)
Scritta da Pete Townshend, Baba O'Riley è la traccia di apertura del quinto album degli Who, Who's Next, del 1971. La canzone comincia con una lunga introduzione musicale che rende il brano immediatamente riconoscibile. 
Screenshot Videoclip
Jump - Van Halen (1983)
Jump è stato l'unico singolo dei Van Halen ad aver raggiunto il primo posto della Billboard 100, che mantenne per 5 settimane consecutive. La canzone è guidata da un iconico riff di sintetizzatore, senza dimenticare anche l'assolo di chitarra, definito da Eddie van Halen il migliore che lui abbia mai composto. Jump è uno dei primi brani rock in cui vengono utilizzati tastiere e sintetizzatori: questa scelta artistica diventerà poi una consuetudine nella seconda metà degli anni Ottanta. 
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