CLASSIFICHE

Le canzoni più belle di sempre secondo Rolling Stone: le prime 20 posizioni

La nota rivista statunitense Rolling Stone nel 2021 ha aggiornato la lista delle 500 canzoni più belle di tutti i tempi.

La classifica fu pubblicata per la prima volta l'11 dicembre 2003 ed è stata redatta da una giuria scelta dalla redazione, composta da 172 musicisti, critici musicali ed esperti dell'industria discografica. Successivamente, la classifica è stata modificata per due volte: la prima nel 2010, la seconda nel 2021, quando sono stati aggiunti 254 brani che in precedenza non erano presenti. 

Ovviamente, non c'è nulla di più soggettivo della musica: questi brani sono considerati i migliori secondo i criteri definiti dalla rivista Rolling Stone, ma ognuno di noi ha la propria personale classifica dei brani migliori in assoluto. Ecco, però, la Top 20 di Rolling Stone

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La Top 20 delle canzoni più belle di sempre secondo Rolling Stone
La nota rivista Rolling Stone nel 2021 ha aggiornato la lista delle 500 canzoni più belle di tutti i tempi. L'elenco fu pubblicato per la prima volta l'11 dicembre 2003, realizzato da una giuria scelta dalla redazione, composta da 172 musicisti, critici musicali ed esperti dell'industria discografica. Successivamente, la classifica è stata modificata per due volte: la prima nel 2010, la seconda nel 2021. Ovviamente, non c'è nulla di più soggettivo della musica: questi brani sono considerati i migliori secondo i criteri definiti dalla rivista Rolling Stone, ma ognuno di noi ha la propria personale classifica dei brani migliori in assoluto. Ecco, però, quale è la Top 20 secondo Rolling Stone. 
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20. Dancing on My Own - Robyn (2010)
La Top 20 comincia con Dancing on My Own della cantante svedese Robyn. La canzone ha ricevuto una nomination ai Grammy Awards 2011 nella categoria Miglior registrazione dance. Il cantante britannico Calum Scott interpretò una versione acustica di brano nel 2015 e successivamente anche questa versione fu pubblicata come singolo. 
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19. Imagine - John Lennon (1971) 
Imagine è il brano più celebre e rappresentativo di John Lennon fra quelli realizzati durante la sua carriera da solista. Prodotta da Lennon stesso e da Yōko Ono, questa canzone è universalmente considerata un inno alla pace, anche se il messaggio che voleva lanciare l'ex membro dei Beatles era anche politico. 
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18. Purple Rain - Prince and The Revolution (1984)
Estratto dall'omonimo album, questo brano è uno dei maggiori successi della straordinaria carriera di Prince. Il cantautore affermò che il testo di Purple Rain si riferiva alla fine del mondo. Prince ha eseguito la canzone come pezzo di chiusura durante l'Halftime Show del Super Bowl nel 2007, sotto una pioggia battente: questa fu giudicata una delle migliori esibizioni nella storia dell'Halftime Show.
Screenshot Videoclip
17. Bohemian Rhapsody - Queen (1975)
Impossibile etichettare questo splendido brano in un singolo genere musicale, ma d'altronde è proprio questo a rendere Bohemian Rhapsody così unica. L'uscita del singolo fu accompagnata da un video musicale ancora oggi ritenuto tra i più famosi e importanti al mondo, uno dei primi ad essere messo in onda in televisione.
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16. Crazy in Love - Beyoncé feat. Jay-Z (2003)
Crazy in Love è il primo singolo estratto dal primo album in studio da solista di Beyoncé. La canzone ottenne grandissimo successo sia tra il pubblico che tra la critica specializzata, fino ad arrivare a vincere un Grammy Award nella categoria miglior Collaborazione con un artista Rap. 
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15. I Want to Hold your Hand - The Beatles (1963)
Con oltre 15 milioni di copie, I Want to Hold Your Hand/This Boy è uno dei singoli dei Beatles più venduto in assoluto: proprio questo brano permise ai Beatles di affermarsi nel mercato statunitense. Nella registrazione originale della canzone, poco prima del secondo ritornello, si sente che uno tra John Lennon e Paul McCartney sbaglia il testo, infatti Paul canta: "I want to hold your hand", mentre John dice "Let me hold your hand".
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14. Waterloo Sunset - The Kinks (1967)
Il testo della canzone descrive un narratore solitario mentre osserva, o immagina, due amanti (Terry & Julie), che attraversano un ponte sul Tamigi: tale narratore riflette malinconicamente su questa coppia. Il brano è stata eseguito da Ray Davies, frontman del gruppo, durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi del 2012 a Londra.
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13. Gimme Shelter - The Rolling Stones (1969)
Gimme Shelter è da sempre considerata una delle canzoni più rappresentative della carriera dei Rolling Stones . Il regista Martin Scorsese ha utilizzato Gimme Shelter in diversi suoi film come Goodfellas (1990), Casino (1995) e The Departed. 
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12. Superstition - Stevie Wonder (1972)
Questo brano nel 1973 vinse il Grammy Award alla miglior canzone R&B e per la miglior performance vocale R&B maschile. Originariamente, Wonder aveva scritto Superstition per Jeff Beck, ma il suo manager lo convinse a tenere il brano per sé, mentre a Beck fu offerto Cause We've Ended As Lovers. Nonostante ciò, in seguito anche Beck registrò una cover di Superstition.
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11. God Only Knows - The Beach Boys (1966)
God Only Knows fa parte dell'album Pet Sounds e rispetto alle altre canzoni del gruppo, questo brano rappresenta una svolta più tecnica e sofisticata. Nell'introduzione della canzone è possibile sentire alcuni strumenti piuttosto inusuali per il genere di musica dei Beach Boys: tra questi strumenti troviamo il clavicembalo ed il corno.
Screenshot videoclip
10. Hey Ya! – Outkast (2003)
In decima posizione c'è Hey Ya, che ha avuto un successo planetario ed è famosa anche per la versione acustica di Matt Weddle degli Obadiah Parker. Questo brano ha ottenuto in totale 19 dischi di platino. 
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9. Dreams – Fleetwood Mac (1977)
Dreams è stata l'unica dei Fleetwood Mac a raggiungere il primo posto nella classifica di vendita degli Stati Uniti. Nel corso degli anni numerosi artisti hanno inciso una cover personale di questo brano, estratto dal celebre e vendutissimo album Rumours.
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8. Get Ur Freak On – Missy Elliott (2001)
La canzone è fortemente influenzata dai suoni tipici dell'India. Il testo, inoltre, contiene frasi in giapponese e in hindi. Inizialmente, Get Ur Freak On era stata inserita alla posizione 466 della classifica: 17 anni dopo è salita fino all'ottavo posto. 
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7. Strawberry Fields Forever – The Beatles (1967)
Tornano in classifica i Beatles. La composizione di questo brano risale ad un momento di grandi cambiamenti per John Lennon e per la band. Il gruppo, infatti, aveva appena abbandonato i concerti dopo uno dei periodi più difficili e travagliati, in seguito alla famosa intervista in cui Lennon aveva affermato che i Beatles erano ormai più famosi di Gesù.
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6. What’s Going On – Marvin Gaye (1971)
La canzone è una riflessione sui problemi che affliggono il mondo e segna una svolta nello stile musicale di Gaye. Molto successo ha avuto anche la cover realizzata da Cindy Lauper nel 1987. 
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5. Smells Like Teen Spirit – Nirvana (1991)
Kurt Cobain trasse ispirazione per il titolo di questa canzone da una notte folle trascorsa in compagnia di Kathleen Hanna, sua amica e cantante della band Bikini Kill. Con la vernice spray, Kathleen tracciò sul muro della casa di Cobain la scritta "Kurt smells like teen spirit" con l'intento di ridicolizzarlo. La frase si riferiva a un deodorante per adolescenti molto in voga all'epoca, il "Teen Spirit".
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4. Like a Rolling Stone – Bob Dylan (1965)
Nel 2003 la canzone era al primo posto della classifica di Rolling Stone: nel 2021, il brano è sceso però in quarta posizione. "Like a Rolling Stone" rappresenta la svolta della carriera di Dylan e ancora oggi è una delle canzoni simbolo degli anni Sessanta e di tutta la storia della musica. 
RCA Victor Records, via Wikimedia Commons
3. A Change is Gonna Come - Sam Cooke (1964)
La canzone ha avuto grandissima importanza negli anni Sessanta, in quanto rappresentava l'inno del movimento per i diritti civili degli afroamericani. A Change is Gonna Come è stata pubblicata poco dopo la morte di Sam Cooke, avvenuta a 33 anni in circostanze mai del tutto chiarite. 
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2. Fight the Power - Public Enemy (1989)
Fight the Power è considerata il testamento politico della band, ed è il singolo di maggior successo del gruppo. Il testo è un invito alla rivoluzione, con l'obiettivo di combattere i poteri forti.
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1. Respect - Aretha Franklin (1967)
Incisa nel 1965 dal cantante statunitense Otis Redding, verrà cantata nel 1967 da Aretha Franklin, rappresentando uno dei più grandi successi della Regina del Soul. Respect è diventata l'inno del movimento femminista e della lotta contro le forme di razzismo nei confronti degli afroamericani. 
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